Gli zaini come li intendiamo noi oggi sono un’invenzione piuttosto moderna, dovuta soprattutto all’evoluzione nell’ambito della tessitura. Oggi è possibile realizzare degli zaini durevoli e in grado di resistere a ogni genere di tempo o condizione ambientale.

Si tratta di un elemento fondamentale per i soldati, che all’interno accumulano tutto ciò di cui hanno bisogno per poter affrontare giorni di battaglie e ogni tipo di avversità. Durante il corso della storia non è stato raro vedere i soldati combattere proprio portando in spalla lo zaino, dovendo così affrontare l’avversario con un ulteriore peso addosso.

L’esperienza della Grande Guerra

Durante la Prima Guerra Mondiale, detta anche Grande Guerra, la fanteria ha assunto una grande importanza. Si tratta di un evento bellico legato alla strategia della guerra di posizione, fatta di logoranti mesi passati in trincea, prima di eventuali battaglie campali. Lo zaino era un elemento chiave per i soldati, e all’interno era possibile trovare tutto ciò che era necessario per sopravvivere.

Dentro gli zaini si potevano trovare non solo provviste, ma anche attrezzi di vario genere, munizioni per le proprie armi, una tenda e molto, molto altro. Per questo i soldati erano obbligati a portare tutto con sé sulle spalle, per non rischiare di perdere nulla. Nel tempo ci si rese conto di quanto questa scelta fosse strategicamente errata, perché rendeva gli uomini più lenti e facili da uccidere dai colpi avversari. Così iniziò la pratica di accumulare gli zaini all’interno degli accampamenti, ben custoditi e al sicuro.

Lo zaino dell’esercito italiano

Com’era fatto lo zaino dell’esercito italiano? I soldati italiani combatterono sul fronte con l’Impero Austro-Ungarico, nelle zone del Nord-Est, tra Veneto e Friuli Venezia Giulia. Ecco perché gli zaini erano stati realizzati per resistere ai freddi inverni di queste regioni, con una tela impermeabile pronta a proteggere l’equipaggiamento dall’umidità. Il colore poteva essere verde o grigio. Il tutto era ben chiuso da delle cinghie, così da evitare che il contenuto potesse rovesciarsi durante una caduta.

Nello zaino era contenuto davvero di tutto, a partire da alcune razioni di cibo da usare in caso di emergenza. In più si potevano trovare molte munizioni per il fucile, così da poter combattere senza sosta anche per giorni. Non potevano di certo mancare vestiti di ricambio, utili soprattutto per evitare di prendere dei malanni dopo la pioggia, che potevano risultare fatali in quelle determinate condizioni.

Oltre allo zaino tutti i soldati, anche quelli che si muovevano senza zaino sulle spalle, avevano a disposizione un tascapane, un piccolo contenitore in cui era possibile immagazzinare alcune provviste, oltre che delle munizioni. In questo modo era possibile alleggerire il peso da portare con sé, ma senza rinunciare ad alcuni elementi fondamentali. I soldati austriaci avevano un equipaggiamento simile, con tutto il necessario per sopravvivere, ma cambiava il materiale di cui era composto lo zaino. Al posto della tela preferivano usare il cuoio.

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